martedì 6 agosto 2013

Post Fukushima


Redentori si specchiano l'uno nel'altro con sincronismo perfetto. Ai redenti si consiglia il suicidio. L'insegna Esther Williams: God Bless You spicca sulla collina. Tra due specchi l'agonia si moltiplica all'infinito: una fila interminabile di uomini desiderosi di carne, soldati al servizio della necrofilia di stato, viene quotidianamente liberata dopo anni di torture. Ogni giorno molti uomini e donne vengono sguinzagliati per seminare terrore. La città è popolata al 90% da vecchi perché tutti i nuovi nati vengono sequestrati prima del concepimento: un segnale individua nella donna il desiderio di maternità, riesce a dare forma a quel pensiero ancor prima che possa essere fecondata. Loro plasmano il feto in laboratorio. I redenti vengono resi allegri con una stereofonia di polveri e in poco tempo sepolti. Il monitor, residuato archeologico di un mondo che non è più, riceve segnali ad intermittenza: trasmissioni con cani di razza senza denti e con occhi di cristallo. Un cane ha il corpo interamente coperto di spilli, è immobile, forse imbalsamato. Vomito prieto, yellow fever.
Il Capo guarda dall'alto pisciando dal balcone. Una donna, ad un angolo della strada, sotto il mio vecchio appartamento dove abitavo tanto tempo fa, allatta vecchi e boy-scouts fuori tempo massimo. I vecchi hanno la precedenza. La donna porta al collo un amuleto-svastica con al centro un occhio sotto formalina, alle orecchie sono appese altre orecchie attaccate alle sue con stuzzicadenti che le infilzano i lobi, alle estremità degli stecchini ha dei cherry tomatoes.
La casa dove abitavo è stata presa dai CP, milizia in divisa d'ordinanza da Cappuccetto Rosso, sempre pronti a sparare a chiunque non sia in regola con un codice che in realtà non esiste. Il capo dei CP si chiama Heidi ed è l'unico che si differenzia dagli altri Cappuccetti Rossi perché non è, per l'appunto, un Cappuccetto Rosso, ma è Heidi.
Ho l'alito pesantissimo, mi faccio schifo da solo. La città è invasa dai conigli, che però è proibito mangiare, pena la morte. I conigli sono diventati animali carnivori, rosicchiano le dita ai bambini in culla, sono voracissimi. Dormire su una panchina è molto pericoloso, potrebbero unirsi in branco e sbranarti; questa è una misura antibivacco che venne presa dal Direttore del Nonsoché molti anni fa. La mia casa fu. Io fui. La mia casa non è più. Mia madre scorreggiava in finestra, per questo fu internata. Mi ricordo che commentava il passaggio degli alti funzionari con sonore petardate di culo. I funzionari andavano in bicicletta, sul sellino era posizionato un grande fallo che si infilavano in culo sedendosi. Ad ogni passaggio del Prefetto o chicchessia mia madre sottolineava il momento con rutti e scorregge vigorose. È stata internata per peti molesti e la mia casa messa sotto sequestro. Mio padre non so chi sia. L’uso di quei particolari sellini era legato ad uno strano divieto che impediva qualunque tipo di rapporto affettivo slegato dal meretricio e gli uomini con prole erano obbligati ad utilizzare tonache color salmone e a muoversi con quel tipo di velocipede. Ricordo che tutte le mattine il fornaio caricava la sua figliola di troia in canna e la accompagnava a scuola; lui mentre montava in bici emetteva uno strano lamento: un misto tra soddisfazione e dolore. Sì, perché qui non ci sono più malattie, tranne le emorroidi.
In questo governo non c'è il culto di nessuno, c'è solo un Capo, vecchio e stanco che ogni tanto piscia dal balcone, o svuota il pappagallo in testa a qualche passante. I Cappuccetti Rossi sono una milizia al servizio di nessuno. Il profitto, e il concetto di nazione che ne deriva, è stato ampliamente superato ed è iniziato un vaudeville senza senso. Il denaro non esiste più, non c'è la fame nel mondo perché si è scoperto che i topi sono very delicious e si riproducono con grande velocità. Ognuno ha il suo piccolo allevamento di proteine. Io stesso allevo grosse pantegane che, di tanto in tanto, mi mozzicano mentre pulisco la loro gabbia piena di merdine. Il cinema non esiste più, almeno inteso come una volta, ora ci sono ologrammi a gettoni che riproducono scene di sesso, la maggior parte tra specie diverse, donne con cani oppure con una nuova specie simile a una scimmia, ma con testa umana e fallo equino. Un genere che ha largo seguito. I trans, una volta molto in voga, sono stati per anni allevati, riempiti di silicone e poi, una volta passati di moda, frullati nel tritatutto gigante.
I trans e non le trans, era vietato chiamarli al femminile: pena la morte o il ritiro della patente.

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