lunedì 5 agosto 2013

Chi si occuperà dei gatti?

 
L’uomo che abitava di fronte casa mia, in un garage pieno di gatti, è morto stamane, infarto pare, ma la polizia, dopo aver fatto sfondare la porta dai pompieri, è stata costretta a chiamare il magistrato. “È la procedura” sento dire. Non so quanti anni avesse, più di 70, meno di 80. Al primo piano dello stesso palazzo, una donna seduta in cucina si massaggia la guancia con un panno pieno di ghiaccio, mal di denti, un cazzotto? Boh. È morto un uomo solo, solo in compagnia dei gatti, ora sono i gatti ad essere soli. Abitava in quel garage già da un po’, dalla strada una breve ma ripida discesa conduceva verso la sua porta a vetri. Da un balcone pieno di fiori, una vecchia guarda incuriosita l’arrivo dell’ambulanza, dei poliziotti e dei vigili del fuoco. Nessuno dei condomini interpellati sa niente del defunto, chi fosse o se avesse parenti o amici. Arriva anche la padrona del negozio di generi alimentari all’angolo, poco dopo si allontana turbata. “Qualcuno dei vicini potrebbe sapere chi era il suo medico curante?”. No, nessuno lo sa. L’uomo viveva di un piccolo sussidio e dava una mano in un bar, pochi spiccioli, e qualche tramezzino avanzato da dividere con i gatti. Bevo un sorso di caffè. Chi si occuperà dei gatti?

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